Serenate e Stornelli

Lo stornello


Lo stornello è la forma più diffusa di canto lirico-monostrofico all'interno della regione, grazie facilità di esecuzione che offre ampie possibilità di utilizzo (lavoro, corteggiamento, rito) e di espressione, prestandosi molto bene all'improvvisazione.
Ritroviamo esempi di stornelli utilizzati nei contesti agricoli, come gli stornelli della mietitura che servivano ad alleviera la fatica durante il lavoro; gli stornelli della tradizione del maggio. Lo stornello più diffuso era però quello a saltarello, o a serenata, che poteva essere di due tipi: a dispettu o a rispettu.
LO STORNELLO A SERENATA: IL RISPETTOE' lo stornello d'amore, composto per l'amata a mo' di serenata. Questi stornelli vengono detti anche Rispetti, proprio per il rispetto che veniva rivolto al destinatario della canzone.
LO STORNELLO SARCASTICO: IL DISPETTOIl "Dispetto" è un componimento molto simile ma contrapposto al Rispetto.Questi stornelli a saltarello erano utilizzati ironicamente per esprimere sdegno, polemica, satira, e venivano messi in risalto i difetti del destinatario, cantando a voce alta e con intenzione divulgativa.Lo stornello a Dispetto era spesso improvvisato sul momento e a volte nascevano delle vere e proprie sfide tra i cantori, dove vinceva chi lasciava l'altro letteralmente senza parole. 

La Vizzocona


“La Vizzocona” è un bel canto umbro proveniente dall’altopiano di Colfiorito, con un'area di diffusione abbatsanza circoscritta alla parte montuosa nordoccidentale della regione. Il canto rientra nella serenata a dispetto, poiché è una proposta di matrimonio con preamboli di sberleffo rivolti alla corteggiata, la vizzocona.
 La vizzoca (o bizzoca in dialetto umbro) è la tipica parrocchiana un po’ bigotta, assidua frequentatrice della chiesa, sempre al seguito del prete del paese. La malizia dell’innamorato allude al fatto che la vizzoca, con la scusa di andare a messa e svolgere i suoi doveri cristiani, colga l’occasione per uscire di casa e fare la civetta con gli altri uomini. Il divertente sfottò amoroso si conclude comunque con la dichiarazione d’amore e la proposta di matrimonio.
Il brano si può collocare già in un contesto più urbano e meno rurale, sia per la composizione musicale che per la narrazione della leggerezza della donna, e segna un passaggio dall' espressività contadina a quella artigiana.

Scendendo giù dai monti


Canto umbro narrativo di origine "alpina". Il testo è strutturato a mo' di filastrocca in cui l'ultima frase di una strofa diventa la prima della strofa successiva. Si ritrovano i temi dell'amore e del corteggiamento, con alcune sottili allusioni erotiche, inserite nel contesto simbolico del giardino.
Nella nostra versione la cantiamo a cappella a due voci. 
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